Dal 2 settembre al 30 ottobre l’Associazione Roma 3000 ospita una selezione di fotografie scattate da 4 fotoreporters in giro per il mondo e non solo.
Una mostra fotografica che sarà accompagnata da una serie di incontri sui paesi citati nelle loro opere per conoscere meglio quei luoghi lontani che grazie o per causa della globalizzazione possono avere effetti in diversi continenti.
Messico, Iraq, Palestina, Birmania orientale e alcuni ritratti di leader mondiali sono parte di questa esposizione temporanea che vuole essere spunto per far conoscere il lavoro di questi intrepidi fotografi e di approfondire cosa accade in questi paesi al di la dell’informazione di massa e a volte della propaganda dei governi di quei paesi.
Dove
A Roma, dal 2 settembre al 30 ottobre ogni sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.00 in Via Isidoro del Lungo 71/b
Programma incontri
Sabato 7 settembre Iraq e Palestina ore 17.00 – 18.30
Sabato 21 Settembre Birmania orientale ore 17.00 – 18.30
Sabato 12 ottobre Messico ore 17.00 – 18.00
Sabato 19 ottobre I leader Mondiali a Roma ore 17.00 – 18.00
Sabato 26 ottobre Mestiere Reporter ore 17.00 – 18.00
I FOTOREPORTERS:
GABRIELE ORLINI
Gabriele Orlini, fotoreporter e inviato di guerra.
Ha documentato storie da tutto il mondo, all’inizio per il desiderio di viaggiare scattando foto, ma ben presto si rese conto che erano le storie degli uomini ad ispirarlo tanto da farne una professione. Racconta le storie dei singoli, uomini e donne che insieme formano quel puzzle scomposto chiamato Umanità e a cui tutti, in qualche modo, apparteniamo. Le racconta con la fotografia, ma anche della scrittura, per dare una voce forte specialmente a quelle storie invisibili perse nel marasma mediatico del quotidiano. Ama entrare nelle storie forti e rimanerne, suo malgrado, impigliato.
Racconta del travaglio dei profughi e delle loro speranze, di abusi sessuali e di violenza alle donne dall’Africa al Sud America, di bordelli e di bambini soldato, di emarginati ma anche di sorrisi.
FOTO
Makhmour (North Iraq), 2016
All’interno di un veicolo dell’esercito iracheno durante una perlustrazione sulla linea del fronte dell’ISIS, a sud di Mosul, poche ore dopo un attacco da parte delle bandiere nere.
©Gabriele Orlini | ZUMA Press
West Bank, 2010
Giovane palestinese durante uno scontro con l’esercito israeliano messo a protezione di un villaggio di coloni accusati di sottratte territori al villaggio di Bil’In.
©Gabriele Orlini | ZUMA Press
FABIO POLESE
Fabio Polese, classe 1984, è giornalista e fotoreporter.
Attualmente di base in Thailandia, ha realizzato reportage in diverse zone calde del mondo, dal Donbass alle Filippine. Passando per Irlanda del Nord, Belgio, Corsica, Kosovo, Libano, Birmania, Bangladesh, Cambogia e Vietnam. I suoi lavori sono usciti nelle maggiori testate nazionali. Ha pubblicato Le voci del silenzio. Storie di italiani detenuti all’estero (Eclettica, 2012), Strade di Belfast. Tra muri che parlano e sogni di libertà (Eclettica, 2015) e I Guerrieri di Dio. Hezbollah: dalle origini al conflitto in Siria (Mursia, 2017). È autore di tre mostre fotografiche: Kawthoolei, scatti in zone di guerra nella Birmania Orientale, Popoli in lotta e The Wild Eye. www.fabiopolesereporter.com
FOTO
Figli di Kawthoolei
Un bambino vicino ad un AK47 in un piccolo villaggio tra la giungla dello Stato Karen, nella Birmania Orientale. In queste zone si combatte la guerra più lunga e sconosciuta del mondo. Iniziata nel 1949, le violenze non si sono ancora concluse. I Karen lottano per la propria autonomia, difendono con le armi la popolazione, la terra degli Avi e le proprie tradizioni. – Fabio Polese / Gennaio 2014
I ribelli della giungla
Alcuni volontari dell’esercito di liberazione Karen si preparano per perlustrare i villaggi della zona. In ogni momento potrebbe esserci uno scontro a fuoco con i militari governativi che da settant’anni voglio annientare la popolazione Karen per sfruttare i loro territori, ricchi di risorse naturali. – Fabio Polese / Novembre 2017
ALFREDO BOSCO
Alfredo Bosco è un fotografo freelance in collaborazione con l’agenzia Luz Photo di Milano.
Questioni sociali e aree di crisi sono il tema principale dei suoi lavori. Nel 2010 ha documentato la tragedia del terremoto di Haiti collaborando poi con la NGO NPH Francesca Rava. Ha lavorato dal 2011 al 2014 per l’agenzia fotografica SGP, occupandosi di moda e eventi. Dal 2014 ha svolto un progetto a lungo termine sul conflitto nel Donbass ricevendo riconoscimenti vari e pubblicando su testate nazionali e internazionali, il suo lavoro è stato esposto a Milano, Hannover presso il “Lumix Festival of Young Photojournalism”, a Tel Aviv al “Photo IS:RAEL”.
Selezionato nel 2018 al “Joop Swart Masterclass” della fondazione World Press Photo attualmente si occupa del conflitto nello stato di Guerrero in Messico.
FOTO
San Felipe del Ocote. Mexico; Guerrero; San Felipe del Ocote; 2018
Polizia locale nel villaggio di San Felipe del Ocote. Questa cittadina è diventata un paese fantasma ed è tutt’ora sotto il controllo del gruppo criminale Familia Michoacana.
Gruppo di autodifesa di San Miguel. Mexico; Guerrero; Petlacala; 2018
Membri di un gruppo di autodifesa in un campo di papaveri d’oppio. Il gruppo della Sierra di San Miguel dichiarano di proteggere la propria gente dal gruppo criminale dei Los Tequileros, che sono famigerati nei rapimenti e nelle estorsioni.
VALENTIN MORARIU
Fotoreporter, classe 1989, diplomato presso l’Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata (ISFCI) di Roma, è attivo da anni in qualità di reporter sul territorio di Roma, seguendo attivamente eventi di interesse internazionale, riguardanti cronaca, politica, e sport; ha ritratto alcune delle personalità più importanti del XXI secolo (Donald Trump, Barack Obama, Dalai Lama, Raul Castro, Angela Merkel, Vladimir Putin, ed altri www.valentinmorariu.com
Visita del Santo Padre Francesco Alla Parrocchia Romana Santa Maria a Setteville